La lettera e l’ascolto

Aprire nuove pagine, provare a scrivere … qualcosa verrà. Dove andiamo, quale destino? Cosa saremo, questa volta? Più vicina la lettera, a ciò che ci importa, che il nostro pensare. Più vicine queste vane parole, questi balbettii… Cosa ne sappiamo noi di ciò che ci importa? Sappiamo forse appena quel che ci dà noia. Null'altro. Eppure si incide, ciò che ci riguarda; tra tante difficoltà… Se ci fosse un po' di ascolto, se non fossero tutti così presi in quella presa … potremmo svistare, e qualcosa ci sarebbe restituito. Ma intanto bisogna che lavoriamo con questi segni, con lealtà dobbiamo gettarci in queste righe – e con fiducia. Non c'è altro modo.

La lettera e l’ascoltoultima modifica: 2006-01-31T17:57:28+01:00da robertocorchia
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