L’oblio della verità

Il relativismo è il negare una verità assoluta, il non concepire che ci sia una verità che diventa parametro della propria esistenza dal punto di vista etico, religioso, civile, politico e culturale. Misura di tutte le cose sono io in quanto soggetto, non l'uomo. 
(…) L'errore del relativismo contemporaneo è che quando esso viene affermato in scala universale diventa esso stesso un assoluto, per cui nega l'assoluto della verità ma afferma l'assoluto di sé. Per questo, l'epilogo del relativismo è il nichilismo, cioè la negazione totale della persona umana. Non è vero che affermando il relativismo affermiamo l'uomo, ma affermando il relativismo assoluto noi neghiamo la persona umana.
(…) Il veleno più letale per la realtà religiosa è il fenomeno del relativismo religioso in termini di sincretismo, poiché parte da una realtà e la relativizza. (…) poiché non posso negare che una parte di verità sia presente in tutte le religioni, di ogni religione prendo la parte di verità che mi piace, senza creare una scala valoriale di religioni, ma al sommo della scala c'è l'io, la soggettività.

Mons. Antonio Pitta, 21/10/2006

L’oblio della veritàultima modifica: 2006-10-27T22:41:29+02:00da robertocorchia
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